di Lucia Coccia, Alice Magnaschi e Sonia Marras (1B)

“Anne non ha scritto il diario per diventare un mito. Questo è solo un quaderno senza importanza, quel che importa è il messaggio trasmesso ai milioni di bambini che leggeranno il diario”. 

Questa è una citazione tratta dal film Anne Frank e il diario segreto (Where Is Anne Frank, 2021), diretto dal regista israeliano Ari Folman in memoria dei genitori, arrivati al campo di concentramento di Auschwitz nella stessa settimana della famiglia Frank.

Le protagoniste sono Kitty e Anne; i personaggi secondari sono: Otto (il padre di Anne), Margot (la sorella), Edith (la madre), i coinquilini di Anne nell’alloggio segreto, Awa (amica di Kitty) e Peter (fidanzato di Kitty). Gli antagonisti sono i nazisti, rappresentati nel film come uomini altissimi che indossano una maschera sul volto e una veste lunga nera con cappuccio.

Si tratta di un film d’animazione, di genere drammatico, storico e fantastico, ambientato ad Amsterdam, in Olanda, e in due epoche diverse: nel 2021 e durante la seconda guerra mondiale, cioè tra il 1942 e il 1945 (anni in cui Anne scrisse il diario).

La vicenda comincia con il compleanno di Anne Frank che riceve come regalo un diario con la copertina a righe bianche e rosse, nel quale comincia a narrare le sue vicende ad una amica immaginaria di nome Kitty. Ad un certo punto Kitty prende le sembianze di un umano vero e proprio: una giovane ragazza con occhi azzurri e capelli rossi. Kitty inizia a fare dei viaggi temporali tra il 2021 e gli anni Quaranta del Novecento. In questi momenti riesce a comprendere realmente cosa è accaduto ad Anne Frank, una volta che la giovane ha smesso di scrivere il diario. Nel 2021 Kitty incontra, inoltre, Peter – ragazzo che porta lo stesso nome del fidanzato di Anne nell’alloggio segreto – e se ne innamora. Kitty, però, può vivere solo grazie al diario, che ruba dal museo dedicato ad Anne e allestito nella soffitta in cui i Frank hanno vissuto per due anni prima della deportazione. Nel frattempo, Peter e altri due suoi amici cercano di dare asilo a profughi di guerra. Kitty ricatta i poliziotti chiedendo, in cambio del diario, una casa per le famiglie immigrate che non la hanno e che altrimenti verrebbero ricondotte nel loro Paese d’origine.

Quale è l’analogia tra la storia di Anne Frank e quella dei rifugiati ai giorni nostri? Il fatto che ancora oggi esistono discriminazione e guerra in alcune parti del mondo. I profughi del film erano giunti in Olanda dopo un lungo viaggio per mare e dopo aver chiesto rifugio prima in Italia, poi in Francia ecc. Anne Frank era ebrea e, all’epoca del nazismo, gli Ebrei erano considerati una razza inferiore e quindi non accettati, allontanati dal loro lavoro, dalle loro scuole ed espropriati dei loro averi. Anne e la sua famiglia finirono i loro giorni nei campi di concentramento (solo il padre Otto tornò a casa e decise di pubblicare il diario). Questo film colpisce nel profondo e lascia incollati allo schermo perché parla sia di come venivano trattati gli Ebrei sia di come, a volte, vengono trattati oggi gli immigrati fuggiti dai loro Paesi per diversi motivi.

Dal film è stata tratta la graphic novel Dove è Anne Frank?, illustrata da Lena Guberman. Il fumetto è molto scorrevole e quindi consigliabile a tutti, anche ai lettori meno accaniti o alle prime armi.

16 Replies to “Anne Frank e il diario segreto”

  1. Leggere tra le righe la delicata profondità d’animo di queste piccole grandi donne, è commovente. Auguro a noi tutti di riuscire a trarre insegnamento dalla lettura di questo articolo. Complimenti a tutte voi

  2. La società non è poi così marcia, se tre adolescenti, nella loro zona di conforto, riescono a capire che poi, dal tempo della persecuzione agli Ebrei, nulla o poco è cambiato oggi.

  3. Che dire di tre bimbe di 12 anni che hanno compreso così bene cosa sia stato l’olocausto! Brave veramente brave! Complimenti anche ai professori per quello che riescono a trasmettere!

  4. Un racconto fatto con cura e dovizia di particolari. Per alunne di prima media è il massimo che si poteva avere. Bravissime, continuate con stesso inpegno

  5. Veramente un articolo all’altezza di una critica letteraria o cinematografica, ben fatto! Completa e perfetta l’analisi dei contenuti e molto toccanti e mature le considerazioni. Vedo un bel futuro nella scrittura di qualsiasi argomento. Brave tutte ma bravissima la nostra Alice Magnaschi !!!

  6. Grazie per questo splendido lavoro.
    Bisognerà assolutamente vedere questo film d’animazione, che tratta un argomento importante e malgrado passino decine di stagioni e generazioni, rimane purtroppo sempre attuale, doloroso e reale!
    Con la speranza che magari un giorno, tutte le cattiverie perpretate dall’uomo, lascino spazio a gioia e felicità infinite!
    Grazie!!

  7. Ho trovato l’articolo molto interessante per il tema trattato e scorrevole nella lettura. Di sicuro vedrò il film di Ari Folman che ho scoperto grazie a voi!

  8. Molto brave a fare sintesi, altrettanto brave a collegare il passato con il presente. Continuate con lo stesso impegno

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