Secondo i più recenti dati diffusi dall’Unicef, oggi nel mondo 200 milioni di bambini tra i 5 e i 17 anni sono costretti a una vita di lavoro, senza istruzione né divertimenti. La povertà è la principale causa dello sfruttamento minorile, un fenomeno presente soprattutto nei paesi poco sviluppati (Asia, Africa, America Latina), che utilizzano i piccoli lavoratori nel settore agricolo (70% dei casi), nella pesca, nelle miniere, nelle industrie e nei laboratori artigianali per produrre ad esempio tappeti, scarpe, palloni.

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