di Mattia Mercanti (2F)

Il comune di Milano aveva già progettato dal 1911 un polo per i malati di tubercolosi. Un moderno sanatorio venne costruito sul progetto dell’architetto Giannino Ferrini. Il sanatorio fu messo in funzione nel 1923 e la struttura si trovava a 14 chilometri da Milano, nel Garbagnate, immersa nel Parco delle Groane. La superficie iniziale era di 750.000 metri quadrati e nel 1929 furono aggiunti due nuovi padiglioni: uno per le donne e l’altro per i bambini. Nel 1951 vari padiglioni furono ampliati e rinnovati come quelli di radiologia, chirurgia generale e pneumologia. Con l’introduzione di cure più adatte, i casi di tubercolosi diminuirono e lentamente il sanatorio iniziò a convertirsi in ospedale generico. Nel 1955 venne intitolato a Guido Salvini, deceduto il 29 agosto 1946. Grazie alla forte diminuzione dei casi di tubercolosi, negli anni ’70 la struttura venne completamente convertita in ospedale generico. Nel 1988 fu istituita l’azienda ospedaliera, sempre intitolata a Guido Salvini, ma iniziò un lento declino della struttura, in previsione della futura apertura di un nuovo ospedale che avvenne nel 2015, e ciò portò al definitivo abbandono del vecchio sanatorio.

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