L’attività laboratoriale rappresenta un elemento fondamentale nel percorso educativo degli studenti, in particolare nelle scuole superiori di I e II grado, dove può svolgere un ruolo cruciale sia nel rafforzare le lezioni tradizionali che nel contrastare la dispersione scolastica. Quest’approccio pratico all’apprendimento coinvolge tutti gli alunni, e si rivela particolarmente efficace per gli studenti con Bisogni Educativi Speciali (BES), favorendo un ambiente inclusivo e stimolante. Un pioniere di questo metodo in Italia è stato Francesco De Bartolomeis, un importante pedagogista italiano, noto per il suo contributo all’educazione e alla didattica, in particolare per quanto riguarda l’uso del laboratorio come metodo d’insegnamento. De Bartolomeis ha infatti sostenuto l’importanza dell’apprendimento pratico e dell’esperienza diretta nel processo educativo, e una delle sue principali innovazioni è stata l’introduzione del laboratorio come strumento didattico nelle scuole italiane. Secondo lo studioso l’apprendimento deve essere un processo attivo, in cui gli studenti possono sperimentare e interagire con il materiale di studio, piuttosto che limitarsi a ricevere informazioni in modo passivo. Quest’approccio ha avuto un impatto significativo sulla pedagogia italiana, promuovendo metodi di insegnamento più dinamici e coinvolgenti. De Bartolomeis ha anche enfatizzato l’importanza dell’inclusione e della personalizzazione dell’insegnamento, riconoscendo che ogni studente ha bisogni e stili di apprendimento diversi.
Da queste considerazioni si è pensato di svolgere un’attività laboratoriale che non solo catturasse l’interesse degli alunni, ma che offrisse anche l’opportunità di apprendere competenze tecniche stimolanti, come l’assemblaggio di un drone. Questa esperienza pratica ha avuto lo scopo di coinvolgere tutti gli alunni, promuovendo l’inclusione e il lavoro di squadra, elementi essenziali per un apprendimento significativo e duraturo.
Dopo un brainstorming iniziale per verificare le abilità degli studenti, si è passati all’attività laboratoriale dividendoli in gruppi e assegnando loro incarichi precisi.
L’attività laboratoriale ha diversi obiettivi, tra cui:
1. Collaborazione e Teamwork: gli alunni imparano a lavorare insieme, sviluppando abilità di collaborazione e comunicazione. Questo favorisce un ambiente di apprendimento positivo e inclusivo;
2. Problem solving: durante il processo di assemblaggio, gli allievi possono incontrare sfide e problemi da risolvere, il che incoraggia il pensiero critico e la creatività;
3. Apprendimento attivo: l’approccio pratico all’apprendimento consente agli studenti di applicare le teorie apprese in classe, rendendo l’esperienza educativa più coinvolgente e significativa;
4. Inclusione: lavorare in gruppo permette a tutti gli alunni di contribuire secondo le proprie capacità, promuovendo un senso di appartenenza e valorizzazione;
5. Responsabilità e Leadership: ogni membro del gruppo può assumere ruoli diversi, sviluppando competenze di leadership e responsabilità, mentre s’impara a rispettare e valorizzare il contributo degli altri;
6. Motivazione e Interesse: l’assemblaggio di un drone è un’attività innovativa e stimolante che può accrescere la motivazione degli studenti, rendendo l’apprendimento più divertente e coinvolgente.
Il frutto di questa esperienza è brevemente mostrato nelle foto scattate in itinere durante l’attività svolta in classe. Come prima cosa, a ogni gruppo sono stati consegnati un link e un tablet per prendere visione del compito assegnato.





Al termine del lavoro sono state fatte delle domande alla classe per verificare l’interesse e avere un feedback dagli alunni sull’attività proposta.
Cosa vi è piaciuto di quest’attività?
Ci è piaciuto il lavoro pratico nel montare il drone. Quest’attività l’abbiamo accolta come una novità che può essere collegata anche agli argomenti studiati.
La novità dell’esperienza laboratoriale quali emozioni ha suscitato in voi?
L’idea ci è piaciuta subito, anche se per alcuni di noi sembrasse quasi impossibile farlo, mentre altri l’hanno accolta come una sfida.
Quanto il lavoro di gruppo è stato importante in quest’attività?
La collaborazione di gruppo ci è piaciuta molto e quando uno di noi era in difficoltà lo abbiamo aiutato. In questo modo, lavorando insieme, siamo riusciti a costruire il drone passandolo da un gruppo all’altro.
Vi piace associare una lezione con un’attività laboratoriale? Se sì, perché?
Ci piace cooperare e imparare in gruppo seguendo prima la lezione e poi collegarla a un’attività laboratoriale. In questo modo si può approfondire la lezione seguita in classe mettendo in pratica le conoscenze apprese.
Consiglieresti quest’attività ad altri alunni e quale mezzo di comunicazione useresti?
La classe ha risposto con un “Sììì” corale. La comunicazione può avvenire tramite messaggio inviato ai gruppi social o tramite il giornale online dell’istituto.
Il feedback ricevuto ha dimostrato che il laboratorio rappresenta un momento importante per l’apprendimento e per sviluppare l’inclusione. Tutti possono dare il loro contributo e questo porta a un rafforzamento del proprio sé e della consapevolezza nelle proprie capacità messe in campo per raggiungere insieme l’obiettivo prefissato.
L’immagine in copertina è stata realizzata con l’AI dagli alunni della classe 2D.
La presente attività laboratoriale è stata proposta e realizzata dagli alunni della classe 3B.