di Alessandro Troisi (3C)

L’Africa è uno dei continenti più poveri e sottosviluppati, ma nonostante questo ha un tasso di crescita demografica molto elevato (27.557.384 persone solo quest’anno) e l’Onu prevede che nel 2050 questa crescita verrà raddoppiata. La vita di molte persone è a rischio oltre che per la povertà e le malattie, anche a causa della mal distribuzione delle risorse idriche e del cambiamento climatico che sta avvenendo in questi ultimi anni. Infatti, l’Africa secondo le stime dell’Onu perderà i ⅔ dei suoi terreni coltivabili a causa della desertificazione.

Il problema si aggrava con questa continua crescita demografica in quanto a breve il continente non riuscirà più a sopperire al fabbisogno della popolazione e questo porterà a delle massicce migrazioni di massa verso gli altri continenti, provocando non solo scontri tra culture e religioni diverse a cui seguiranno violente reazioni di intolleranza, ma visto che la nostra nazione è a crescita zero rischiamo anche che la nostra etnia europea scompaia mischiandosi con quella di questi paesi. Al problema della sovrappopolazione si stanno dedicando moltissime organizzazioni internazionali come l’Unpf (United Nation Population Fund), ma il problema è grandissimo e i risultati sono pochi. Questi enti stanno ipotizzando di fare una manipolazione genetica delle culture per far crescere la produzione, ma occorre molto denaro per finanziare attrezzature adeguate e progetti di irrigazione. Purtroppo però gli aiuti Internazionali non arrivano tutti a destinazione e così la situazione non cambia.

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