di Angelica Pontani (2A)

“Andrà tutto bene”: recitava la frase che un anno fa, allo scoppio della pandemia, gli italiani scrivevano sui lenzuoli e urlavano dai balconi. Non è andato proprio tutto benissimo.

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato le nuove ordinanze per bloccare la terza ondata dei contagi e stavolta in lockdown ci va anche il Lazio, che passa in zona rossa insieme a Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Piemonte, Veneto e Puglia. Cosa cambia?

Da lunedì 15 marzo al 6 aprile nella nostra regione sarà possibile spostarsi al massimo in due persone verso una sola abitazione privata, ma saranno vietati tutti gli spostamenti tranne per necessità lavorative o motivi di salute.

Le scuole: sospese le lezioni in presenza, verrà svolta la didattica a distanza.

I negozi: aperti tabaccai, negozi alimentari, farmacie, lavanderie e agricolture; chiusi parrucchieri, barbieri ed estetiste.

Ristoranti e bar: servizi a domicilio fino alle ore 22 e bar aperti solo per asporto entro le 18.

Un incubo senza fine per tutti: famiglie, giovani, nonni e zii, mamme e papà, professori e insegnanti, dal primo all’ultimo chi più ne ha più ne metta. Sembrava tutto così perfetto, almeno fino all’estate scorsa, ma a quanto pare siamo tornati al punto di partenza. A differenza di un anno fa però ora ci sono i vaccini.

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