“Sarò sempre esigente quanto è necessario per ottenere il meglio”. Si conclude in bellezza con la Divina Maria Callas la rubrica del nostro giornale “La musica è donna”. In questa intervista a “Lo Stradellino”, il soprano più famoso di tutti i tempi ci racconta della sua vita e del suo talento nell’ambito musicale.

Salve signora Callas, o preferisce essere chiamata Divina?

“Potete chiamarmi semplicemente Maria. I miei fan mi hanno sempre chiamata Divina perché dicono che ho una voce unica nella storia della lirica, ma non mi sono mai sentita nel mio intimo la migliore”.

Allora Maria, com’è iniziata la sua carriera?

“Un giorno, quando ero bambina, mia madre scoprì che avevo una voce straordinaria; così mi incoraggiò a cantare e mi mandò da un’insegnante privata perché non mi accettarono al Conservatorio nazionale di Atene, non avendo mai studiato canto. Solo successivamente, una volta compreso il mio talento, fui ammessa al conservatorio”.

Quindi aveva un buon rapporto con sua madre e sua sorella?

“Diciamo di sì, ma credo mi incoraggiassero a cantare perché non eravamo in una situazione economicamente buona e volevano guadagnare dal mio talento”.

Com’è stato il suo primo concerto?

“Il mio primo concerto è stato alla Scala di Milano. Ero davvero emozionata! Alla fine si alzarono tutti in piedi applaudendomi e lanciandomi rose; è stato un vero trionfo!”.

E invece della sua vita amorosa che ci dice?

“Ero innamorata di un uomo di grande fama che, però, ha ferito i miei sentimenti tradendomi e, purtroppo, la mia carriera ne ha risentito; ho avuto un declino di successo e soprattutto emotivo”.

Ritorniamo a parlare ancora della sua carriera. Lei è stata così importante nel mondo della musica tanto che al Teatro alla Scala di Milano le hanno dedicato un punto del palcoscenico.

“Sì, è vero. Il ‘punto Callas’ è stato scoperto durante la realizzazione dell’opera I Vespri Siciliani. Una volta finito di cantare, il pubblico mi disse che la mia voce, da quel punto, era arrivata perfettamente in tutti gli angoli del teatro”.

Ci dica: che tipo di cantante è?

“Sono un soprano drammatico; è un tipo di voce caratterizzata da un timbro generalmente scuro, ricchezza, pienezza, grande ampiezza e buona tenuta del registro grave. La mia estensione vocale mi ha permesso di essere anche mezzosoprano acuto”.

Ci può far sentire qualcosa della sua musica?

“Certo! Potete collegarvi a questo link per ascoltare la mia esecuzione di Casta Diva di Vincenzo Bellini. Modestamente, è stata una bellissima esecuzione”.

È vero…è stata meravigliosa! La ringraziamo per la sua disponibilità nell’averci concesso questa intervista. Siamo certi che, una volta letto il giornalino, appena si potrà molti ragazzi e molte ragazze correranno a comprare i biglietti per il Teatro dell’Opera di Roma o il Teatro alla Scala di Milano per assistere a qualche concerto di musica lirica.

“Grazie a voi, ragazzi! È sempre un piacere per me avvicinare i giovani al mio mondo”.

L’intervista è stata realizzata da Lisa Duranti, Asia Eteoli, Luca Bannetta e Leonardo Olivieri (3C).

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