a cura della classe 3B

La recente impresa della NASA, ovvero l’invio del rover Perseverance sulla superficie di Marte, è l’ultima di tante operazioni e missioni che si sono succedute nel corso degli anni, al fine di esplorare il pianeta rosso ed individuare eventuali forme di vita. Proviamo a fare un breve excursus.

7 luglio 1988

Phobos 1 era una sonda spaziale sovietica senza equipaggio del programma Phobos, lanciata dal cosmodromo di Bayqnyr. La sua missione era di esplorare Marte e le sue lune Fobos e Deimos. La missione fallì il 2 settembre 1988 quando un malfunzionamento del computer causò la trasmissione dell’ordine di fine missione al veicolo spaziale.

7 novembre 1996

Il Mars Global Surveyor era una sonda spaziale americana sviluppata dal Jet Propulsion Laboratory e lanciata nel novembre 1996. È stata una missione di mappatura che ha esaminato l’intero pianeta, dalla ionosfera all’atmosfera fino alla superficie. Completò la sua missione primaria nel gennaio 2001 ma, nella sua terza missione estesa, il 2 novembre 2006, la sonda non riuscì a rispondere ai messaggi e ai comandi. I tentativi di ricontattare la sonda e risolvere il problema fallirono, così la NASA terminò ufficialmente la missione nel gennaio 2007.

4 dicembre 1996

Mars Pathfinder è stata una missione scientifica della NASA per l’esplorazione di Marte, la prima ad avere trasportato un rover, chiamato Sojourner, sul pianeta. La sonda fu lanciata il 4 dicembre 1996 per mezzo di un razzo Delta II e, dopo un viaggio di sette mesi, si posò nella Ares Vallis, in una regione chiamata Chryse Planitia, il 4 luglio 1997. La missione era il secondo progetto del Programma Discovery della NASA, che promuoveva l’uso di veicoli a basso costo. La missione fu diretta dal Jet Propulsion Laboratory; inoltre fu la prima di una serie a raggiungere la superficie di Marte dal tempo del Programma Viking. L’ Unione Sovietica aveva inviato con successo dei rover sulla Luna negli anni ‘70, ma i tentativi di inviarne due su Marte si erano conclusi con dei fallimenti.

7 aprile 2001

Il 2001 Mars Odyssey è una sonda spaziale orbitante intorno al pianeta Marte, sviluppata dalla NASA e costruita da Lockheed Martin sotto la supervisione del Jet Propulsion Laboratory; la missione prevede l’uso di spettrometri e fotocamere termiche per individuare la presenza di acqua liquida o ghiaccio. Dal 2017 la sonda opera soprattutto come ripetitore per le comunicazioni con i Mars Exploration Rovers, il Mars Science Laboratory ed il precedente lander Phoenix. La missione è stata chiamata in onore di Arthur C. Clarke, evocando il nome di “2001: Odissea nello Spazio”. Il 15 dicembre 2010 superò il record della sonda più anziana operativa su Marte, con 3340 giorni di operatività, superando il titolo fino ad allora detenuto dal Mars Global Surveyor.

26 novembre 2011

Mars Science Laboratory è una missione di esplorazione del pianeta Marte della NASA. La missione è principalmente costituita dalle attività del Rover nominato Curiosity, che è stato lanciato il 26 novembre 2011 ed è atterrato su Marte il 6 agosto 2012. L’atterraggio, effettuato con successo usando il metodo EDL (Entry, Descent and Landing), è stato più preciso delle missioni precedentemente inviate sul pianeta. La missione doveva durare un anno marziano (corrispondente a due anni terrestri), ma essa è tuttora in corso, con lo scopo di investigare sulla passata e precedente capacità di Marte di sostenere la vita.

5 maggio 2018

InSight è una missione spaziale per l’esplorazione di Marte sviluppata dalla NASA: il lancio del lander era previsto per il marzo 2016 ed è stato rinviato al 5 maggio 2018 alle ore 11:05 per problemi riscontrati nel sismometro di cui è dotata la sonda. Il lander è atterrato nella regione vulcanica di Elysium Planitia alle ore 19:52:59 circa del 26 novembre 2018.

La missione includeva la dislocazione di un sismometro e un sensore termico, che avrebbe potuto raggiungere una profondità di 5 metri al di sotto della superficie. L’obiettivo della missione era di investigare sulla struttura interna di Marte allo scopo di ricavare degli indizi sulle fasi più remote della formazione dei pianeti terrestri, nella più ampia formazione del sistema solare.

18 febbraio 2021

La sonda Perseverance della NASA, decollata il 30 luglio scorso da Cape Canaveral, negli Stati Uniti, è arrivata dopo 254 milioni di km su Marte ed è atterrata sul cratere Jezero lo scorso 18 febbraio. È il più sofisticato rover che sia mai stato prodotto dalla NASA: ha la grandezza di un’automobile ed è dotato di microfoni, telecamere, trivelle e sistemi laser molto sofisticati. Esso è guidato a distanza dalla Terra dall’elicottero Ingenuity, in italiano “ingegnosità”. L’impresa di Perseverance è stata trasmessa in diretta su tutti i telegiornali internazionali, dall’ora italiana 20.15 fino all’ “ammartaggio” avvenuto alle 21.56. Sono stati sette i minuti di terrore, chiamati così a causa della rapida diminuzione della velocità dell’atterraggio, passata da 19,500 km/h a 3 km/h, che hanno portato il rover nell’orbita marziana. Negli anni di studio passati della Mars Exploration Program, è stato dimostrato che Marte era un pianeta freddo e asciutto, somigliante alla nostra Antartide. Ci sono prove che miliardi di anni fa il pianeta fosse coperto dall’acqua, come mostra la recente individuazione da parte di Curiosity, il predecessore di Perseverance. Il rover ha anche il compito di verificare la presenza di attività microbica su Marte, esplorando la geologia del pianeta. Il suo lavoro durerà un anno marziano. Come viene riportato da studi e articoli diffusi dai principali canali di divulgazione, i marziani potrebbero essere microbi dalla struttura a forma di bastoncino: non abbiamo la certezza che questi abbiano origini biologiche, ma ci sono molte evidenze scientifiche che lo fanno supporre… Non ci resta che attendere gli sviluppi futuri! 

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