di Alberto Olivieri, Christian Altieri e Gabriele Zucchetto (3B)

Caratteristiche

Il pugilato è uno degli sport più antichi da combattimento. A livello competitivo si svolge all’interno di una superficie quadrata chiamata ring. Gli atleti si scontrano con i pugni chiusi ed hanno lo scopo di atterrare l’avversario; per vincere definitivamente lo sconfitto deve restare a terra per 10 secondi.

Regole

  • Nel pugilato professionistico l’incontro è formato da dodici round da tre minuti ciascuno oppure finisce con un knock-out.
  • L’unico metodo di attacco consiste nel pugno chiuso.
  • Non si può colpire sotto la cintura, all’altezza dei reni, dietro la testa e sul collo.
  • Non è possibile utilizzare le corde per fare leva.
  • Non si può colpire un avversario quando è a terra.
  • Un pugile colpito in un punto basso ha diritto a 5 minuti di pausa per recuperare.

Origini e storia

La prima testimonianza di pugilato è stata scoperta in un bassorilievo sumero risalente al terzo millennio a. C. Successivamente, anche in Grecia il pugilato era una pratica sportiva molto popolare e apprezzata che venne introdotta nella XXIII olimpiade del 688 a.C. Il pugilato sì popolarizzò anche nell’antica Roma dove i pugili, nel combattimento, introdussero delle fasce di cuoio per tenere stretti i pugni; tuttavia negli anni successivi divenne uso comune utilizzare materiale più duro. Il pugilato continua a modificarsi nel tempo aggiungendo sempre più elementi come: guantoni di cuoio, caschetti e pantaloncini appositi per fare boxe. I pugili sono allenati dai loro coach che li accompagnano negli incontri e soprattutto li preparano per scontrarsi con gli avversari.

Medaglie

Purtroppo quest’anno l’Italia ha vinto solo un bronzo alle Olimpiadi Tokyo 2021. Irma Testa, che ha perso contro la campionessa mondiale del 2019 in semifinale, ha conquistato comunque la prima storica medaglia olimpica nella boxe femminile.

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